All'infuori del cane, il libro è il migliore amico dell'uomo.

La serie infernale di Agatna Christie

Hercule Poirot, noto detective belga ormai residente a Londra, vive nell'ozio più totale. Ma questo suo meritato riposo è rovinato da una strana lettera, in cui gli viene lanciata una sfida: un assassinio avverrà un determinato giorno in una determinata città. Firmato ABC. E proprio quel giorno, ad Andover, viene uccisa la signora Ascher, e sulla scena del delitto viene trovato un "ABC", il libro inglese contenente gli orari ferroviari. Il nostro Poirot intuisce subito che l'omicidio è avvenuto in un luogo il cui nome inizia per A, e il cognome della persona uccisa inizia sempre per A. Quando riceve una seconda lettera, prevede che l'omicidio avverrà in un luogo il cui nome inizia per B. Ed è ciò che accade. Da qui, partirà una caccia spietata all'assassino, con l'aiuto degli amici di sempre: il capitano Hastings e l'Ispettore Japp. E come Poirot ci ha abituati, tutto andrà per il meglio...

Il mastino di Baskerville di Conan Doyle

Il mastino dei Baskerville è il romanzo più famoso fra quelli che vedono Sherlock Holmes e il dottor Watson come protagonisti. Un romanzo che, secondo le intenzioni dell'autore, non avrebbe mai dovuto vedere la luce. Perché nell'avventura precedente Sherlock Holmes era precipitato, insieme al suo acerrimo nemico Moriarty, in un crepaccio, inghiottito dalle tenebre. Un finale che non lasciava via di scampo, e che non riuscì gradito ai lettori, ormai stregati dalla ferrea logica e dall'infallibile fiuto del detective. E così, costretto dalle insistenze del pubblico e dell'editore, Conan Doyle fece "resuscitare" il suo celebre personaggio, abbandonando il genere del romanzo storico cui avrebbe preferito dedicarsi.

La biblioteca dei morti di Cooper Glenn

Questo romanzo comincia nel dicembre 782 in un'abbazia sull'isola di Vectis (Inghilterra), quando il piccolo Octavus, accolto dai monaci per pietà, prende una pergamena e inizia a scrivere un'interminabile serie di nomi affiancati da numeri. Un elenco enigmatico e inquietante. 
Questo romanzo comincia il 12 febbraio 1947, a Londra, quando Winston Churchill prende una decisione che peserà sulla sua coscienza sino alla fine dei suoi giorni. Una decisione atroce ma necessaria. 
Questo romanzo comincia il 10 luglio 1947, a Washington, quando Harry Truman, il presidente della prima bomba atomica, scopre un segreto che, se divulgato, scatenerebbe il panico nel mondo intero. Un segreto lontano e vicinissimo. 
Questo romanzo comincia il 21 maggio 2009, a New York, quando il giovane banchiere David Swisher riceve una cartolina su cui ci sono una bara e la data di quel giorno. Poco dopo, muore. E la stessa cosa succede ad altre cinque persone. Un destino crudele e imprevedibile. 
"Questo romanzo è cominciato e forse tutti noi ci siamo dentro, anche se non lo sappiamo. Perché non esiste nulla di casuale. Perché la nostra strada è segnata. Perché il destino è scritto. Nella Biblioteca dei Morti."

Shining di Stephen King

L'Overlook, uno strano e imponente albergo che domina le alte montagne del Colorado, è stato teatro di numerosi delitti e suicidi e sembra aver assorbito forze maligne che vanno al di là di ogni comprensione umana e si manifestano soprattutto d'inverno quando l'albergo chiude e resta isolato per la neve. Uno scrittore fallito, Jack Torrance, con la moglie Wendy e il figlio Danny di cinque anni, accetta di fare il guardiano invernale all'Overlook ed è allora che le forze del male si scatenano. Dinanzi a Danny, che è dotato di potere extrasensoriale, lo shine, si materializzano gli orribili fatti accaduti nelle stanze dell'albergo, ma se il bambino si oppone con forza a insidie e presenze, il padre ne rimane vittima.

Il libro è stato suggerito da Brenno Epifani

Agnes Browne ragazza di Brendan O'Carroll

Prima di essere mamma, prima di mettere al mondo i suoi marmocchi e prima che i suoi marmocchi la rendessero nonna, Agnes Browne era Agnes Reddin, esile e indisponente ragazzina del Jarro, figlia di Connie Parker-Willis, contabile della fonderia Parker-Willis, che fondeva ferro a Dublino fin dal 1801, e di Bosco Reddin, primogenito di Sean Gam-basvelta Reddin, malandato eroe della Fratellanza repubblicana irlandese. Quando i genitori di Agnes convolarono a nozze nella chiesa di St Jarlath, dal lato dello sposo non c'era un posto a sedere libero. Da quello della sposa, invece, erano in quattro. Tre spaesati parenti alla lontana e un ubriacone della zona. Dei Parker-Willis nemmeno l'ombra, disgustati com'erano dalla sola idea che Connie si maritasse con un operaio della loro fonderia, e per giunta un sindacalista. Agnes è venuta al mondo il 6 dicembre del 1936 nel Jarro, una zona popolare a nord di Dublino piena zeppa di operai e disoccupati con le loro famiglie numerose. Negli anni Quaranta, su strade sporche e buie, avvolte in un sudario di fumo per via delle migliaia di fuochi di torba o carbonella accesi nelle case, Agnes, capelli corvini e figura snella, sgambettava insieme con la sua amichetta del cuore Marion Delany, faccia tonda e figura a barilotto.

Il libro è stato suggerito da Elena Gigante

Ragione e sentimento di Jane Austen

Scritto nel 1795 con il titolo di Elinor and Marianne, "Ragione e sentimento" viene pubblicato nel 1811. Come gli altri maggiori romanzi della Austen, descrive le vicende di un'anima ingenuamente romantica che, attraverso l'esperienza, giunge a comprendere infine la realtà dell'esistenza. Protagoniste sono le giovani sorelle Dashwood, Elinor e Marianne, che, alla morte del padre, sono costrette a fare i conti con le ristrettezze economiche nella loro nuova e modesta casa nel Devonshire. Qui conosceranno le pene e le gioie dell'amore e, imparando a conciliare la ragione con il sentimento, diventeranno donne. Attorno a questo processo di maturazione la Austen tesse una trama piena di grazia e ironia, in cui con la sua elegantissima prosa riesce ad analizzare e descrivere con straordinaria sottigliezza il contrasto e il dissidio tra istanze psicologiche e morali.

Il libro è stato suggerito da Veronica Ferraiuolo

Trattato della vera devozione alla Santa Vergine di San Luigi Maria Grignion de Monfortn

"Maria è l'eccelso capolavoro dell'Altissimo, di cui si è riservato la cono­scenza e la proprietà. Maria è la Madre mirabile del Figlio, che egli ha voluto tene­re nell'umiltà e nel nascondimento durante la sua vita; per favorirne l'umiltà egli la chiama donna, come se fosse un'estranea, benché dentro di sé la stimasse e l'amasse più di tutti gli angeli e le creature umane. Maria è la fonte sigillata e la Sposa fedele dello Spirito Santo, dove entra egli solo. Maria è il santuario e il riposo della Trinità Santa, dove Dio è presente in un modo più grande e divino che non in ogni altro luogo dell'universo, compresa la sua presenza tra i cherubini e i serafini; in lei, senza un grande privilegio, non è permesso entrare a nessuna creatura, benché purissima."

Il petalo cremisi e il bianco di Michel Faber

Nella Londra del 1875, Sugar, una prostituta di diciannove anni, la piú desiderata in città, cerca la via per sottrarre il proprio corpo e l'anima al fango delle strade. Dai vicoli luridi e malfamati Michel Faber ci guida, seguendo la scalata di Sugar, fino allo splendore delle classi alte della società vittoriana, dove violiamo l'intimità di personaggi terribili e fragili, comunque indimenticabili. Come Rackam, il giovane erede di una grande fortuna che diverrà l'amante di Sugar, e sua moglie, l'angelica e infelice Agnes. Il lettore è costantemente dietro la spalla di Sugar e degli altri protagonisti, catturato da una scrittura che ha la magia di ricreare in ogni dettaglio strade, camere, vestiti, cibi, odori, sapori.

Il libro è stato suggerito da Elena Gigante

Il nome della rosa di Umberto Eco

Nel prologo, l'autore racconta di aver letto durante un soggiorno all'estero il manoscritto di un monaco benedettino riguardante una misteriosa vicenda svoltasi in età medievale in un'abbazia dell'Italia settentrionale. Rapito dalla lettura, egli inizia a quel punto a tradurlo su qualche quaderno di appunti prima di interromprere i rapporti con la persona che gli aveva messo il manoscritto tra le mani. Dopo aver ricostruito la ricerca bibliografica che lo portò a recuperare alcune conferme oltre alle parti di testo mancanti, l'autore passa quindi a narrare la vicenda di Adso da Melk.
È la fine di novembre del 1327. Guglielmo e Adso si recano in un monastero benedettino di regola cluniacense sperduto sui monti dell'Italia settentrionale. Questo monastero sarà sede di un delicato convegno che vedrà protagonisti i francescani - sostenitori delle tesi pauperistiche e alleati dell'imperatore Ludovico - e i delegati della curia papale, insediata a quei tempi ad Avignone. I due monaci (Guglielmo è francescano e inquisitore "pentito", il suo discepolo Adso è un novizio benedettino) si stanno recando in questo luogo perché Guglielmo è stato incaricato dall'imperatore di partecipare al congresso quale sostenitore delle tesi pauperistiche. Allo stesso tempo l'abate (già timoroso che l'arrivo della delegazione avignonese possa ridimensionare la propria giurisdizione sull'abbazia), preoccupato che l'inspiegabile morte del giovane confratello Adelmo durante una bufera di neve possa far saltare i lavori del convegno e far ricadere la colpa su di lui, confida nelle capacità inquisitorie di Guglielmo affinché faccia luce sul tragico omicidio, cui i monaci - tra l'altro - attribuiscono misteriose cause soprannaturali. Nel monastero circolano infatti numerose credenze circa la venuta dell'Anticristo.
Nonostante la quasi totale libertà di movimento concessa all'ex inquisitore, altre morti violente si susseguono: quella di Venanzio, giovane monaco traduttore dal greco e amico di Adelmo, e quella di Berengario, aiutante bibliotecario che aveva ceduto alle invereconde offerte del giovane Adelmo. Anche altri monaci troveranno la morte nell'abbazia, mentre i delegati del papa disputano con i francescani delegati dall'imperatore sul tema della povertà della Chiesa cattolica.
Guglielmo scopre che le morti sono riconnesse a un manoscritto greco custodito gelosamente nella biblioteca, vanto del monastero (costruita come un intricato labirinto a cui hanno accesso solo il bibliotecario e il suo aiutante). Nel monastero sono presenti anche due ex appartenenti alla setta dei dolciniani: il cellario Remigio da Varagine e il suo amico Salvatore, che parla una strana lingua. Remigio intrattiene un commercio illecito con una povera fanciulla del luogo, che in cambio di favori sessuali riceve cibo dal cellario. Anche il giovane Adso fa la conoscenza della ragazza e scopre così i piaceri della carne.
La situazione è complicata dall'arrivo dell'inquisitore Bernardo Gui, che trova la fanciulla insieme a Salvatore e prende spunto dalla presenza di un gallo nero, che la ragazza affamata avrebbe voluto mangiare, per accusarli di essere cultori di riti satanici e responsabili delle misteriose morti. Dopo aver fatto torturare il povero Salvatore, che confessa il suo passato di dolciniano, Bernardo Gui - facendosi assistere dall'Abate e da Guglielmo da Baskerville - processa e condanna fra' Remigio, Salvatore e la fanciulla, dichiarandoli colpevoli delle morti avvenute nel monastero.
In un'atmosfera inquietante, alternando lunghe digressioni storico-filosofiche, ragionamenti investigatori e scene d'azione, Guglielmo e Adso si avvicinano alla verità penetrando nel labirinto della biblioteca e scoprendo il luogo dove è custodito il manoscritto fatale (l'ultima copia rimasta del secondo libro della Poetica di Aristotele), che tratta della commedia e del riso. Alla fine, il venerabile Jorge, dopo la morte del bibliotecario Malachia, tenta di uccidere Guglielmo offrendogli il manoscritto dalle pagine avvelenate. Ma Guglielmo lo sfoglia con le mani protette da un guanto, e allora il vecchio monaco, in un eccesso di fanatico fervore, divora le pagine avvelenate del testo in modo che più nessuno possa leggerle. Nel tentativo di fermarlo, Guglielmo e Adso provocano un incendio che nessuno riuscirà a fermare e che inghiottirà nel fuoco l'intera abbazia. Adso e il suo maestro partiranno infine da quelle macerie, in cui il giovane tornerà anni dopo, trovando la solitudine più totale, in quello stesso luogo che era stato teatro di omicidi e intrighi, veleni e scoperte.

Il libro è stato suggerito da Brenno Epifani.

Il centurione di Simon Scarrow

Se vuoi la pace prepara la guerra
 Dopo secoli di vittorie e di dominio incontrastato una minaccia incombe sul potere di Roma. I Parti, acerrimi nemici, vogliono conquistare il regno neutrale di Palmira e da lì muovere verso le province orientali del grande impero. Per raggiungere il loro scopo danno vita a una rivolta contro l'ordine costituito e i legittimi regnanti. Il prefetto Macrone e l'eroico centurione Catone, coscienti del pericolo incombente, organizzano la resistenza e si preparano a respingere i cospiratori. Ha inizio uno scontro violento e terribile: chi prevarrà estenderà la propria forza sul mondo e i vinti saranno spazzati via dalla storia. Il clamore delle spade, degli scudi e delle lance risuona su tutto il Mediterraneo. L'odore del sangue infesta i campi di battaglia.

Assassinio sull'Orient Express di Agatha Christie

Poirot, un investigatore belga, si trova costretto ad indagare sull’assassinio di un uomo avvenuto sull’Orient Express, un treno su cui lui stesso sta viaggiando. La vittima è un certo Samuel Edward Ratchett, distinto americano con la passione dei viaggi.
Un imprevisto meteorologico manderà all’aria i piani dell’omicida (una bufera di neve farà rimanere bloccato il treno per moltissimo tempo); in questo modo Poirot sarà costretto suo malgrado a dedurre che l’assassino è uno dei passeggeri il cui scompartimento è nella carrozza in cui si trovava quello del signor Ratchett. Grazie ad alcuni indizi si verrà a sapere che il vero nome della vittima era Cassetti, un rapitore americano, e questo omicidio era una vendetta per la piccola Daisy Armstrong, una bambina americana uccisa anni prima da lui stesso. Questo sarà l’inizio di una serie di interrogatori a tutti i passeggeri da cui inizialmente non si avrà alcuna informazione. Inoltre la presenza di un numero esagerato di indizi farà pensare ad un tentativo di far ricadere la colpa su determinate persone. Soltanto più tardi ci saranno una serie di colpi di scena che avvieranno alla soluzione del caso.

Il guerriero di Roma-Sole bianco di Harry Sidebottom

Mesopotamia, 260 d.C. Tradito dal suo consigliere più fidato, l’imperatore Valeriano è stato catturato dai Sassanidi. L’imperatore è costretto a prostrarsi davanti a Shapur, il re dei re, mentre l’onta della sconfitta si abbatte sui romani. Il generale Balista osserva impotente, ma giura che un giorno punirà i traditori che hanno portato Roma sull’orlo della distruzione. In un impero dilaniato da usurpazioni, ribellioni e guerre civili, il Guerriero di Roma, già protagonista di tante imprese, affronta nuove sfide contro personaggi inquietanti e spietati, dilaniato dal dubbio di dover anteporre la salvezza dell’impero a quella della propria famiglia. Ma prima di tutto dovrà tentare la fuga, e decidere quale prezzo è disposto a pagare per la libertà.

Il guerriero di Roma-il re dei re di Harry Sidebottom

Nell’anno 256 d.C. il fanatismo religioso divampa come un incendio in tutto l’Impero romano. In ogni provincia i cristiani occupano posizioni di potere e sfruttano la loro influenza per minare la stabilità di Roma. Nel frattempo, alle frontiere orientali, i Persiani continuano ad avanzare. Il loro terribile esercito sembra imbattibile e vittoria dopo vittoria diventa sempre più minaccioso. L’Impero romano è sotto attacco, dentro e fuori i confini, e può contare solo sulla forza e sulla fedeltà dei suoi uomini migliori. Per questo il generale Balista, dopo l’eroica ma sfortunata difesa della città di Arete, torna a corte. Il leggendario guerriero scoprirà sulla sua pelle che il nemico è in agguato ovunque, oscuro e inafferrabile. Tra  intrighi di palazzo e aspre lotte di potere, molte persone vogliono la sua morte: il coraggio e la lealtà del più grande eroe di Roma saranno messi alla prova ancora una volta.

Il guerriero di Roma-Fuoco a Oriente di Harry Sidebottom

Dopo un’egemonia durata secoli, nell’anno 255 l’Impero romano subisce una battuta d’arresto lungo il suo trionfale cammino: la sua autorità è minacciata ai confini orientali, dove una forza antagonista, l’Impero dei Sassanidi, si sta imponendo, distruggendo e conquistando territori e popolazioni limitrofi. Anche l’isolata e sperduta Arete rischia di subire la stessa sorte di altre città. Un uomo, simbolo del potere di Roma, è inviato sul posto per fermare gli eserciti invasori. Da solo, il guerriero più abile dell’Impero romano è chiamato a organizzare la resistenza e a confrontarsi con il nemico più duro e violento che abbia mai incontrato. Fuoco a Oriente è una storia di eroi pronti a tutto pur di dimostrare la propria lealtà, una storia di epico coraggio al centro di uno scontro brutale e sanguinoso. Ed è l’inizio di una saga indimenticabile.

L'ultima legione di Valerio Massimo Manfredi

Anno Domini 476. Nella pianura fra Pavia e Piacenza, una coltre di nebbia ricopre il paesaggio come un sudario. A un tratto un'orda di cavalieri barbari emerge dalla foschia e si abbatte sul campo della Legio Nova Invicta, leggendario baluardo di romanità a difesa di Romolo Augusto, un ragazzo di tredici anni, l'ultimo imperatore romano d'Occidente.
Tutto è perduto: Odoacre, il generale germanico delle milizie barbare, fa sterminare la famiglia imperiale per mano del sanguinario Wulfila, depone Romolo Augusto e lo confina nell'isola di Capri.
Il sipario cala definitivamente sulla civiltà di Roma. Ma non tutti sono morti. Dal campo del massacro risorge un pugno di legionari che paiono immortali. La loro disperata missione è liberare Romolo Augusto. Ha inizio così una caccia all'uomo senza esclusione di colpi..

Io uccido di G.Faletti

Anche in questo siamo uguali. L'unica cosa che ci fa differenti è che tu, quando hai finito di parlare con loro, hai la possibilità di sentirti stanco. Puoi andare a casa e spegnere la tua mente e ogni sua malattia. Io no. Io di notte non posso dormire, perchè il mio male non riposa mai.
E allora tu che cosa fai, di notte, per curare il tuo male?
Io uccido...