All'infuori del cane, il libro è il migliore amico dell'uomo.

Lettera al padre di Franz Kafka

Questa lettera è la commossa e commovente confessione di Franz Kafka sul difficile rapporto con il padre. Una figura troppo a lungo temuta e fuggita, un padre lontano, inaccessibile, che non l'ha mai compreso e che ha osteggiato la sua scelta di vivere appartato per seguire l'inclinazione letteraria. È un tentativo disperato e doloroso di risalire alle origini di quel rapporto profondamente conflittuale, di mostrare la sofferenza patita di fronte a un'autorità sorda alle esigenze di un animo particolarmente sensibile. Ma è anche, innegabile, sofferto e invincibile, il bisogno di riaffermare se stesso, davanti a un terribile negazione.

Pochi inutili nascondigli di Giorgio Faletti

Intorno a ognuno di noi, dentro a ognuno di noi, c'è una parte oscura, un lato in ombra che la luce della ragione ha timore di illuminare per paura di ritrovarsi sconfitta. E in questa zona buia e fantastica si muovono i personaggi di questa antologia, uomini e donne che si trasformano in vittime o carnefici quando si trovano all'improvviso di fronte a un mondo sconosciuto, a un nuovo volto nello specchio, a quella cupa forma di angoscia che solo l'incomprensibile può trasformare in orrore.